Cave: Pagnoncelli lascia la Regione (diventa Presidente della Provincia?)

21 07 2008

di Ivan
Venerdì 25 luglio, alle 21 in auditorium, si terrà la già annunciata assemblea pubblica sulle cave, in cui l’Amministrazione comunale spiegherà le ragioni e il contenuto dell’accordo con i cavatori, nonostante in campagna elettorale avesse escluso questa possibilità. All’assemblea, probabilmente, dopo l’estate farà seguito un open day alle cave, in cui la cittadinanza potrà vedere da vicino lo stato dei lavori. Per prepararvi all’incontro pubblico, di cui la prossima settimana faremo una cronaca sul sito, vi proponiamo due documenti ufficiali della Regione Lombardia. A lato trovate la piantina che si riferisce a Bottanuco, in cui viene segnato, attraverso dei quadratini, l’ampliamento dell’area estrattiva. Nel seguito del post, invece, trovate la descrizione della nuova cava di Bottanuco, redatta dalla Provincia e poi modificata dalla Regione.
Restiamo in Regione per le ultime notizie su Marco Pagnoncelli, che come saprete è nostro concittadino: Pagnoncelli ha appena dato le dimissioni da Assessore regionale all’Ambiente, e sarà candidato dal Pdl alla presidenza della Provincia di Bergamo (elezioni nel 2009). Il suo posto in Regione sarà preso da Stefano Maullu.

AMBITO TERRITORIALE ESTRATTIVO: ATEg29 (ex polo BP5g)
Settore merceologico: sabbia e ghiaia
Giacimento: Gg20
Risorsa: sabbia e ghiaia

DATI GENERALI
Località interessata: Cerro
Comune interessato: Bottanuco
Superficie: ha 41,6
Soggiacenza falda: 26 m
Vincoli: corsi d’acqua, aree protette – Parco Adda Nord, fasce fluviali del PAI
Contesto e infrastrutture: fiume Adda e ciglio del terrazzo morfologico sommitale dell’Adda, elettrodotto che taglia la porzione occidentale dell’ATE

PREVISIONI DI PIANO
Riserve stimate: 2.100.000
Produzione prevista nel decennio: 2.100.000
Riserve residue: 0

PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA COLTIVAZIONE
Profondità massima di escavazione: 22 m dal piano campagna in asciutto
Ulteriori prescrizioni:
• Il ciglio superiore di scavo non potrà superare l’isoipsa di 180 m s.l.m.
• Essendo stata riscontrata da studi idrogeologici ed analisi dei dati piezometrici più recenti una tendenza all’innalzamento della falda e una possibile interferenza della stessa con l’attività estrattiva, la Ditta dovrà produrre unitamente al progetto di escavazione una relazione geologica, corredata da indagini dirette, che approfondisca le problematiche e indichi le possibili evoluzioni della piezometria dell’area per il periodo di validità del Piano.
• In relazione alla presenza delle Fasce fluviali del P.A.I. le operazioni di escavazione anche finalizzate al recupero dell’A.T.E. dovranno tenere in considerazione le relative N.T.A. del P.A.I. approvato
• L’attività di coltivazione è subordinata alla definizione, tramite Conferenza di Servizi, delle modalità per lo sfruttamento ottimale dell’ambito.

PRESCRIZIONI TECNICHE PER IL RECUPERO AMBIENTALE
Destinazione finale: naturalistica
Recupero scarpate: le scarpate dovranno essere riportate a pendenze non superiori a 1/3 con inerbimento e piantumazione di specie arboree ed arbustive autoctone e con rapido attecchimento e sviluppo. La scelta di tali essenze dovrà essere chiaramente indicata in fase di progettazione degli interventi.
Recupero fondo cava: riporto di adeguata coltre di terreno coltivo con inerbimento e piantumazione di specie arboree ed arbustive autoctone e con rapido attecchimento e sviluppo. La scelta di tali essenze dovrà essere chiaramente indicata in fase di progettazione degli interventi.
Ulteriori prescrizioni:

• Fasce alberate di protezione, percorribilità pedonale garantita lungo percorsi definiti e con le prescrizioni del Parco Adda Nord riferite esclusivamente alla morfologia e alla vegetazione del recupero.
• L’ambito deve essere recuperato e restituito alla destinazione finale prevista dal Piano entro il 2010, secondo le previsioni del Piano di Settore del Parco Adda Nord.

MODIFICHE
Aumento della superficie come da cartografia
Produzione prevista nel decennio: mc 2.500.000
Le prescrizioni del protocollo di intesa tra comune e operatore del 20.10.2007 hanno efficacia ex art. 10, comma 1, lr 14/98.


Azioni

Information

28 responses

21 07 2008
Mauri

Non credo, ma è una mia convinzione personale, che avere l’assessore regionale del nostro paese ci abbia favorito nell’argomento cave. I fatti parlano chiaro: la provincia ci aveva dato 2,1 milioni, la regione li ha portati a 2,5. Ci avrebbe favorito se le avesse portate a 1,5, magari concentrandole solo nella zona Pedemontana e risparmiando tutta la fascia sotto il paese. Comunque, checchè se ne dica, la soluzione per evitare le cave a Bottanuco esisteva: il Comune doveva comprare i boschi prima che lo facessero i cavatori. Punto.

21 07 2008
manzonipi

Mauri, non sono sicuro che sarebbe bastato perchè se un terreno rientra in un ambito di coltivazione o scavano i proprietari oppure lo può scavare un terzo che ha fatto domanda e ha ottenuto l’autorizzazione. Il terreno rimane sempre del legittimo proprietario che riceverà per questo un indennizzo. E’ una legge regionale.

21 07 2008
Mauri

Ma si sarebbe evitata la manfrina del “allarghiamo le cave perchè in cambio ci danno la proprietà di quest’area” visto che l’area sarebbe già stata nostra. E non ci sarebbe stato l’incubo del “aiuto dopo le cave ci fanno un campo dal golf”. Tra l’altro questo del golf mi sembra solo una giustificazione, perchè leggo qui sopra che la destinazione finale è naturalistica.

22 07 2008
manzonipi

Sulla candidatura di Pagnoncelli alla provincia intanto non è il candidato del PDL, ma solo di Forza Italia (la Lega ha già indicato Pirovano e AN magari vorrebbe poter quantomeno condividere il candidato). Vorrei sottolineare la logica di questo partito che candida per una importante carica uno che ha dimostrato una oggettiva pessima gestione del piano cave (tanto da scontentare gli stessi alleati) con diversi lati oscuri. Bisognerà avere un bel pelo sullo stomaco e passare sopra gli interessi delle nostre comunità per votarlo.

22 07 2008
andrea

da bottanuchese sarei orgoglioso che un mio concittadino diventasse presidente della provincia, ma credo che la lega, se corre da sola, può avere buone chance di vittoria.

22 07 2008
Pippo Baudo

Passare sopra gli interessi delle comunità per favorire gli interessi delle aziende di cui ha fatto gli interessi.

Tutto molto interess-ante.

Han votato Silvio, di sicuro non mi stupisco se votano lui dopo le porcherie fatte.

22 07 2008
Mauri

Già, perché i Ds e la Margherita sono stati un esempio di buon governo. Basta guardare Napoli o il consiglio regionale dell’Abruzzo.

22 07 2008
drugo

io invece non vedo nessun motivo di orgoglio se uno del mio paese diventa presidente di qualcosa, e’ una sorta di patriottismo locale che proprio non sento di avere, a prescindere da meriti e demeriti dell’eletto.
Se poi il compaesano in questione e’ pure uno con cui condivido ben poco mi sa che piu’ che esserne orgogliosi ci sara’ da vergognarsi,
ma questo e’ un problema che mi tocca poco visto che me ne andro’ prima di quelle elezioni.

22 07 2008
manzonipi

Avrò anch’io difficoltà a spiegare ai miei figli tra qualche anno, quando mi diranno che ambiettaccio disastrato gli abbiamo lasciato, che comunque avevamo qualcuno del paese vicino orgoglioso del loro concittadino, oppure che a Napoli erano conciati anche peggio. Se, come spero, avrò la fortuna di tirar su dei figli con un minimo di testa, sicuramente mi risponderanno con una pernacchia!

22 07 2008
andrea

c’è qualcun altro che se ne va oltre a drugo e pippo baudo? qui si sta preparando la grande fuga da bottanuco. io me ne andrò ma tra qualche anno, prima voglio vedere lo sfacelo con il centro commerciale e la pedemontana che passa sopra alla voragine delle cave.

22 07 2008
cerco casa

visto che ve ne andate…..io cerco casa a Bottanuco…vendete casa?

22 07 2008
julcap

ragazzi ma avete mai abitato in alcune grandi città come monza? io ci sono nato e ci ho vissuto per 35anni prima di trasferirmi qui. Prima di lamentarvi guardate cosa succede in quelle città. Guardate quanti extracomunitari ci sono, quante brutte facce girano in citta e come è sporca, solo dopo giudicate.

22 07 2008
andrea

infatti il mio/nostro termine di paragone non è monza, ovvio che non c’è limite al peggio. io ad esempio penso a lecco o al massimo a villa d’adda.

23 07 2008
Pippo Baudo
29 07 2008
007

Caro Pippo Baudo,

ho visto il fimato ma non vi è la certezza che quanto da te sarcasticamente indicato sia veramente accaduto dopo il proclama della fine dell’emergenza rifiuti in campania.

Comunque che sia terminata non lo credo ma che la situazione sia molto migliorata quello si.

29 07 2008
sisko

nessuno ha detto che la questione rifiuti è stata risolta, ma solo che l’emergenza è finita. fino a un mese fa si camminava sulla spazzatura, ora tutte le principali vie sono state ripulite e anche in provincia la situazione è migliorata. sul corriere c’erano le foto del prima e dopo di tutta napoli, ne hanno parlato anche la cnn e la bbc che non sono certo tv berlusconiane. poi mi fa ridere, ci sono prodi, bassolino, iervolino che hanno devastato napoli e non hanno fatto nulla per risolvere la situazione, e si sta qui a disquisire sul concetto di “emergenza finita” quando le strade sono state ripulite, quando il mondo intero rilancia l’immagine di napoli, quando finalmente si sono aperte le discariche e sono cominciati i lavori degli inceneritori. siete ridicoli, vi meritate il peggio.

30 07 2008
Anonimo

La questione immondizia a Napoli è stata ed è scandalosa.
La gestione Bassolino e compagni fa drizzare il peli, mi chiedo come mai non abbiano avuto la decenza di dimettersi!!!
Ora è tutto pulito… ma una domanda mi sorge…. come mai la regione lombardia, la lega ecc… appena iniziata l’emergenza non volevano conferire nei nostri inceneritori mentre con il nuovo governo hanno aperto porte, portoni e finestre?
Sono tutti uguali ed è una grande delusione. Abbiamo bisogno di gorverni e opposizioni impegnate nel bene comune e non di governi e opposizioni impegnati ad insultarsi e a fare il contrario uno dall’altro.
Eli

30 07 2008
manzonipi

Eli ha ragione ed è quello che continuo a ribadire. Posto che si abbiano opinioni e idee diverse sulle politiche da adottare, ci si confronta su queste e si scelgono i partiti e i candidati che le propongono. Tuttavia sul resto si dovrebbe avere un atteggiamento comune, senza giustificare e prender la parte a prescindere chi si è votato. In presenza di palesi menzogne, cattiva gestione, comportamenti nocivi al governo della pubblica amministrazione, il cittadino dovrebbe esprimere il proprio giudizio e il biasimo indipendentemente dalla presunta appartenenza ad uno schieramento. Non tanto perché sarebbe comunque giusto ed onesto, ma perché così facendo il cittadino sta difendendo i suoi interessi. Fossi stato a Napoli, io iscritto al PD, avrei chiesto a Bassolino di dimettersi, pur considerando la complessità delle responsabilità. Fossi un simpatizzante di F.I. abitante nella bergamasca, avrei chiesto le dimissioni di Pagnoncelli da assessore regionale per i motivi che sappiamo. Probabilmente io sarei rimasto vicino al PD o vicino a F.I., ma sicuramente avremmo avuto qualche amministratore meno dubbio. Pian piano diventerebbero meno frequenti le gran palle elettorali, meno gli insulti tra le parti, meno i fenomeni di cattiva gestione o peggio di corruzione. I cittadini TUTTI avrebbero giovamento.

31 07 2008
andrea

manzonipi hai ragione, ma perchè ora fanno tutti il tifo che l’alitalia fallisca? pur di dimostrare che era meglio svenderla alla francia, non vedono l’ora che vada in fallimento. sono queste beghette di partito che hanno bloccato l’italia dal dopoguerra a oggi. la situazione italiana è totalmente drogata, c’è troppo attenzione verso la politica e questo paradossalmente è un fatto negativo. sono i media che ci spingono a schierarci da una parte o dall’altra, che infuocano ogni minima cagata per montare polemiche, perchè loro devono vendere copie e fare ascolti ogni giorno. invece negli altri paesi europei c’è meno interesse, molta più gente se ne frega, e le cose vanno meglio, perchè la politica non ha il fiato sul collo dei media e non deve fare populismo a tutti i costi. basta guardare l’ultima norma sui precari: tutti sapevano che sarebbe stato un bene, ma l’hanno dovuta ritirare perchè l’opposizione e i media avevano montato il caso, i sindacati volevano fare scioperi e via dicendo, la solita italietta. negli altri paesi va a votare il 60%, da noi il 90, gli studenti che scioperano sono il 10%, da noi il 50% (dati da raiuno).

1 08 2008
manzonipi

Nessuno fa il tifo per il fallimento dell’Alitalia, fallita da tempo. Purtroppo è diventata oggetto di campagna elettorale: da una parte c’era una soluzione, comunque dolorosa, ma realistica (Air France). Dall’altra una delle tante boutade elettorali del venditore di tappeti. Ora si pagherà un prezzo molto più alto. L’enorme debito scaricato su noi contribuenti e la nascita di una nuova, piccola compagnia esente da ogni fardello. Inoltre, gli “amici” imprenditori che investiranno in questa operazione in qualche modo riceveranno compensazioni. Morale: in altri paesi occidentali una beffa di questo genere non passerebbe senza conseguenze. In altri paesi occidentali i cittadini sono molto più realistici e obiettivi. Probabilmente non credono all’uomo dei miracoli. Non c’è quasi mai una soluzione semplice ai problemi e comunque non c’è sempre un incapace da una parte e un mago dall’altra.

1 08 2008
alitalia

Azienda => produrre.

Fiat produce? rimane aperta. Fiat non produce? lo stato (che non dovrebbe l’aiuta) Fiat produce dopo dieci anni di soldi pubblici? si ora produce.

Alitalia nuova FIAT? 5000 esuberi? lo stato deve pagare per tenere le persone assunte? ma che scherziamo? si tiene chi serve, altrimenti ogni azienda che ha problemi ha diritto a chiedere allo stato soldi per sopravvivere.

Bla bla bla.. la compagnia di bandiera bla bla bla. Ha i soldi per sopravvivere? no. chiude. Non vedo perchè io cittadino devo ancora innaffiare di soldi un’azienda privata. La Silton come altre aziende (la Brembo, etc etc) sono state innaffiate da soli? sono AZIENDE, devono PRODURRE, se PRODUCONO restano aperte, se NON PRODUCONO, chiudono, e qui non si tratta di essere capitalisti si tratta di non confondere le aziende con le sedi dislocate della caritas.

E per inciso sono stati i sindacati i primi a dire NO ad AirFrance. Poi.. i sindacati, altro costo-associazione inutile, neanche stessimo parlando dei sindacati di decenni fa.

1 08 2008
andrea

manzoni, venditore di tappeti sarà tuo nonno, quelli che volevano svendere il tappeto stanno dalla tua parte. sei bravo a parole ma sotto sotto sei il primo ultras della politica.

1 08 2008
manzonipi

D’accordo sulle responsabilità dei sindacati, ma se non avessero trovato sponda in chi per cinici calcoli elettorali prospettava altre e più facili vie, probabilmente anche loro avrebbero accettato tale soluzione. Voglio dire, di fronte ad un tecnico, Padoa Schioppa, che mette in guardia e rimane fermo su una posizione politicamente sconveniente forse una opposizione responsabile non avrebbe dovuto affossare quella che poi è risultata essere la soluzione meno traumatica e meno economicamente pesante.

1 08 2008
manzonipi

Andrea, sai che non scado sul personale, non mi porti a quel livello, parlo di politica e scelte amministrative.

1 08 2008
andrea

ma voglio capire come fai i paragoni tra airfrance e la cordata italiana. vuoi metterla sul piano degli esuberi? credi che airfrance avesse dichiarato davvero il numero esatto degli eccedenti? non pensi che prima si sarebbe aggiudicata la torta e solo dopo avrebbe detto: ops, quelli da tagliare sono il doppio. ci scommetterei le palle che se fosse stato il contrario, cioè il pdl per la svendita e il pd per il salvataggio made in italy, avresti detto e pensato l’esatto contrario.

1 08 2008
manzonipi

Spero che almeno per qualche attimo durante la tua giornata, dentro di te senza manifestarlo, qualche dubbio percorra la tua mente …

1 08 2008
andrea

sì, a differenza di te che sei pieno di certezze: l’alitalia è fallita, berlusconi è un venditore di tappeti, padoa schioppa è un tecnico infallibile, svendere ad aifrance è cosa buona e giusta, la cordata italiana è una beffa ecc. ecc.

2 08 2008
piuma

partendo dal pressupposto che nessuno ha la certezza in tasca, si devono valutare oggettivamente i fatti, l’Italia sempre più povera non può permettersi di mantenere un debito senza fondo quale è oggi Alitalia.
La scelta di mantenere in piedi questa azienda o peggio di ripianargli i debiti per poi regalarla a qualche impresa è già stata fatta negli anni 70 con l’Alfa Romeo e il risultato è stato quello della chiusura totale della ditta di Arese, la Fiat ormai usa solo il marchio.
Anche allora non fu ceduta alla Nissan che aveva fatto una buona offerta per motivi meramente politici e assistenziali e magari quelli di voi che oggi si accalorano tanto comprano auto giapponesi, nonostante tutto!
La Fiat ha cominciato a produrre utili da quando: dice Marchion, nessuno le ha più fatto regali, ma hanno dovuto comfrontarsi con la competitività del mercato.

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