La foto qui a sinistra non è generica: rappresenta proprio l’Adda di Cerro. E i due ponti che l’attraversano saranno una realtà tra qualche anno, indicativamente tra il 2010 e il 2011. Le strutture rientrano nel progetto della Pedemontana, la futura autostrada del nord che collegherà sei province: Bergamo, Lecco, Monza, Milano, Como e Varese. Se ne parla da parecchi anni, e proprio per questo è diventata un’operazione «fumosa», poco nitida, di cui in pochi hanno le idee chiare. Ma ora è concreta, e possiamo mettere nero su bianco quello che riguarda il nostro paese: l’autostrada passerà da Bottanuco, o meglio da Cerro, all’incirca dove si trova la discarica (qui la piantina ufficiale). E sarà proprio Cerro, con i suoi due ponti sull’Adda, a mettere in contatto le province di Bergamo a Milano, sfociando nel Comune di Colnago. I nostri ponti, a detta dei progettisti, sono tra le opere più importanti e delicate di tutta l’operazione, per il loro impatto ambientale non indifferente (sulla Pedemontana transiterrano ogni giorno 60.000 veicoli). A Bottanuco non è previsto un casello, quindi per entrarvi bisognerà andare a Filago o Osio Sotto, dove invece sono già in programma. Se volete altre informazioni le trovate sul blog dell’amico di Terradadda o sul sito ufficiale.
considerazione shock: nel giro di due anni, da ridente paesello di provincia diventeremo una cittadina chiassosa, inquinata e invivibile, con autostrada e centro commerciale. peggio di brembate, perché loro l’iper e l’autostrada ce l’hanno fuori paese, noi ce li abbiamo addosso tutti e due. se ci aggiungiamo anche le cave abbiamo fatto tombola. complimentoni a tutti quanti per la cura e l’affetto del nostro territorio.
I DUE PONTI SONO FATTI APPOSTA, ALMENO SAPREMO DA DOVE BUTTARCI!
L’avevo detto qualche settimana fa. Bottanuco a breve diventerà un paese invivibile.
Contenti quelli che votano a favore del centro commerciale.
Io me ne andrò presto.
sicuramente gli altri paesi saranno migliori…saluti…
tutti si lamentano che non c’ è niente, adesso ci sarà troppo…basta che ci si decide…
ah ah ah. adesso ci sarà troppo, cioè cave, centro commerciale e autostrada? bello, portiamo anche una fabbrichetta stile bayer, così ci sarà ancora di più! l’importante è che ci sia qualche novità, poi se fa schifo non importa.
et voilà http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_18/record_inquinamento_italia_abd32682-ad5b-11dc-af1c-0003ba99c53b.shtml
industria stile bayer? non so se hai mai notato il silos della coprem.. e tutte le fabbriche qua attorno..
Cmq tutto ok.. ora capisco il perkè dell’asilo nido e il futuro l’ospizio in formati mignon!.. tanto l’inquinamento alzerà drasticamente il tasso di infertilità e abbasserà a livelli del 1500 l’aspettativa di vita!! e ora capisco anke perkè il comune ha venduto terra alle cave..disboscano gratis e ci preparano per bene il terreno, cosi poi si fa meno fatica a farci passare la pedermontana!! e noi ke ci lamentavamo…………. ke ingrati!! GRAZIE DI CUORE!!
Perfetto!! spero almeno che le case aumenteranno di maggior valore cosi vedrò di andarmene da questa provincia assurda!
pensiamo che gli altri paesi siano rosa e fiori?meno inquinati?l’unica è andare al sud per lavorare di meno e vivere meglio…se per voi è bello cosi, bene…fate pure…poi anche la avrete da lamentarvi secondo me…
Avremo gli svantaggi della città senza essere una città, cioè traffico e inquinamento. Non so quanti paesini della zona hanno come noi un centro commerciale e un’autostrada, capriate ha l’autostrada ma non il centro, calusco ha il centro ma non l’autostrada, e poi sono entrambi ben più grandi di Bottanuco, distribuiti su un territorio molto più ampio. Qui il pasticcio fatto sulle cave emerge con chiarezza: il bosco è un cuscino che attutisce l’inquinamento e i rumori, se lo radiamo al suolo campa cavallo.
Tutti i commenti sagaci sono anonimi?
Pura statistica.
Opterò per Bergamo città per la cronaca. Decisamente molto più accogliente.
Perchè Pippo non rimane anonimo?stessa cosa mi pare….
ah giusto, andiamo a bergamo che per smog e centri è l’ideale e gli diremo di toglierli anche la…giusto!!chi viene con noi?
Bergamo ha gli svantaggi della città ma, a differenza di Bottanuco, ha anche i vantaggi della città, è il discorso che facevo sopra. Pippo, anch’io ho il presentimento che su questo sito ci sia un avamposto di utenti molto sospetti.
Si mauri, e le risposte sopra me lo confermano.
Daccordo con Pippo e Mauri…ma scusate l’ignoranza, cosa vuol dire avamposto di utenti?ho capito il concetto però e sono, ripeto,daccordo…
Un avamposto, un presidio di soldati che fanno la guardia, e che alzano gli scudi non appena ci sia un attacco nemico. Un cittadino normale non può difendere l’indifendibile, a meno che è qualcuno che ha appena comprato casa a Bottanuco, e cerca di autoconvincersi che sarà bellissimo anche con l’autostrada, il centro e tutto l’ambaradan.
Grassie…comunque è giusto anche che in un blog ci sia chi difende queste cose, altrimenti con chi discutiamo??
In effetti è vero 😀
Bhe è vero è un’opera davvero enorme…ringrazio solo che non ci sono uscite a bottanuco altrimenti si che bisognerebbe parlare di smog e oltrettutto per fortuna bottanuco non vedrà neanche la superstrada visto che sul nostro territorio e tutta in galleria …
Stedente
Qualche nota storica sulla Pedemontana: se ne parlava già negli anni 60-70 e all’inizio i primi tracciati erano più a nord, ai piedi delle nostre colline (Pedemontana). Si arriva però intorno al 2000 quando la regione decide di fare sul serio e di proporre un sistema viabilistico pedemontano, proponendo una autostrada da Varese a Dalmine. Ai tempi, numerosi comuni della Brianza e alcuni dell’Isola affidarono uno studio al Politecnico di Milano per elaborare un proprio sistema viabilistico. Brevemente, questo riteneva più efficace un sistema a rete invece di un tratto autostradale. Regione e Provincia non volevano sentire ragioni, più che altro perchè era più facile trovare soldi per una autostrada seppure con dei costi al KM spesso enormi, dovuti anche alle modifiche dei tracciati volte a mitigare le resistenze dei comuni in particolare quelli brianzoli, molto più sensibili al territorio, più coesi e resistenti rispetto ai nostri. Passa il discorso autostrada anche perchè con i problemi di traffico attuali i cittadini prendono la prima cosa che si propone di realizzare e difficilmente si trova tempo di ragionare. Passa l’autostrada anche se i tempi di realizzazione sono lunghissimi e nonostante questa da sola incide ben poco sul traffico locale.
scusa anonimo ma i due ponti non mi sembrano tanto in galleria…
Manzoni apprezzo molto la frase “mitigare le resistenze dei comuni in particolare quelli brianzoli, molto più sensibili al territorio, più coesi e resistenti rispetto ai nostri”. Mi sembra che la questione cave, centri e company si risolva proprio in questo: sensibilità verso il territorio. Poi non m’interessa se la colpa è dei comuni o delle province o delle regioni, sta di fatto che i nostri delegati alla politica se ne fregano di noi e del nostro territorio.
Caro Mauri, in buona parte i politici sono espressione dei cittadini e delle loro sensibilità. Spesso sono apprezzati e votati quelli che realizzano nuove strutture senza guardare attraverso quale fonte arrivano i “solc”. Spesso i comuni guardano solo al loro territorio, come fa d’altronde gran parte delle persone. Capisci cosa voglio dire?
Il problema di fondo della Pedemontana, come diceva Manzopipi, è che si tratta di un progetto che ormai ha quasi 50 anni.
L’italia nel 2007 dovrebbe capire che gli investimenti devo essere rivolti verso infrastrutture e servizi che non siano solo ed esclusivamente quelli automobilistici, ma soprattutto ferroviari.
p.s. avete notato che questa settimana la riverasca è impraticabile? ok che gli autotrasportatori devono recuperare, però io immagino cosa succederà quando avremo queste due simpatiche novità (centro e pedemontana)
Capisco cosa vuoi dire. I cittadini promuovono sempre la “politica del fare” che spesso non coincide con la “politica del fare bene”. Per quanto riguarda i “solc”, forse non è vero che alla gente non interessa da dove arrivano, probabilmente nessuno glielo spiega (perchè nessuno ha interesse a dirglielo) e quindi non fa neanche distinzione tra le diverse fonti. Se un comune inaugura un asilo nido, fa un certo effetto dire: “per costruirla abbiamo concesso ai cavatori di abbattere un bosco” oppure “abbiamo dato il via libera a dieci nuovi condomini”. Meglio non dire niente.
Il mio commento era per Manzonipi. Comunque Pippo hai ragione: il futuro è il trasporto su rotaia, viva le tav.
E’ scontato che anch’io sia per sviluppare il trasporto su rotaia (con un servizio decente per i passeggeri), comunque volevo aggiungere qualche nota su quello che poteva essere il sistema viario alternativo all’autostrada. Innanzitutto i tecnici del Politecnico hanno fatto un lavoro enorme di raccolta dati, sia naturalmente i flussi di traffico e le proiezioni con le varie soluzioni prospettate (dati che la regione non aveva) che le varie problematiche raccolte andando comune per comune. Ora, il sistema a rete prevede diversi e numerosi interventi mirati, tali da eliminare o ridurre colli di bottiglia o limitazioni simili allo scorrimento del traffico in tutta l’area pedemontana. Per esempio, chi conosce Bernareggio sa che il centro è attraversato dalla provinciale come Presezzo, con lo stesso traffico prima dell’apertura dell’asse interurbano. Se si fosse realizzata una mini tangenzialina esterna, in accordo con il comune, non solo i residenti avrebbero guadagnato in tranquillità, sicurezza e smog, ma anche chi deve attraversare Bernareggio avrebbe recuperato dai 5 ai 10 minuti al giorno. Applicate questo a largo raggio, considerate che la stragrande maggioranza del traffico è locale (pochissimi devono andare tutti i giorni da Dalmine a Varese) potete capire che per tutti noi ci sarebbe una riduzione del tempo medio di percorrenza, maggiori possibilità di alternative e paesi più visibili.
Cosa intendi con “sistema a rete”?
Con il sistema viabilistico “a rete” si intende il potenziamento della maglia stradale esistente. Per esempio l’attraversamento dei centri abitati può essere studiato e risolto mediante brevi tratti di circonvallazione urbana da raccordare poi con la viabilità maggiore. Questo porterebbe ad un alleggerimento del traffico di attraversamento dei centri urbani, creando poi una rete di collegamenti, dove il traffico tende a dividersi. L’autostrada è una sola via, una riga dritta tirata magari in mezzo ai terreni, dove poi qualcuno pensa anche di costruire generando altro traffico. Con l’altro sistema invece si potrebbe configurare i tracciati andando a lambire i generatori di traffico (aree industriali ecc.) Tieni infine conto che i costi di un’autostrada (e questa in particolare per le mitigazioni richieste) sono infinitamente più alti, i tempi molto più lunghi, l’impatto peggiore. Inoltre porta ad aumentare il traffico locale da e verso il casello. Infine il tempo medio di percorrenza cambia di ben poco se le strade attuali rimangono come sono.
Uno paese che attualmente è travolto da questa situazione è sicuramente Terno D’Isola. L’apertura dell’uscita della superstrada ha portato all’aumento del traffico in paese, in prossimità tra l’altro delle scuole.
In questo caso sarebbe utile studiare una strada che eviti il passaggio in paese.
Ma per fortuna il buon senso del comune per ora non ha portato al blocco del traffico: se decidessero di imporre situazioni grottesche come quella di Capriate allora sarebbe veramente il caos.
E poi a breve si ripresenterà il problema ponte di Trezzo. Rilevazioni parlano di uno stato davvero pietoso.. e ormai credo non possano più continuamente rinviare.. o forse stanno aspettando una strage..
Resta il fatto che questa situazione andrà peggiorando, e la soluzione non è certamente costruire nuove strade, ma trovare vie alternative al trasporto su automobile.
Sul discorso ferrovia fate però molta attenzione : con quali scopi e con quale progetto? Ad esempio (il solito esempio ormai) : l’Amministrazione di Madone è da 4 anni contro la dorsale ferroviaria dell’isola (e pare che ora, incrociando le dita, che questa battaglia sia a buon fine) NON perché e ferrovia, ma perché il progetto (solo per merci, non a caso!!) è mostruoso ed era finalizzato alla trasformazione di tutto il centro isola in una grande piattaforma logistica (a partire dall’interporto tra Chignolo, Bonate e Madone). Certo, la dorsale stradale invece pare proprio che si farà (e sarà un disastro ambientale lungo l’area del Dordo), lì la procedura era diversa e si è potuto fare poco (almeno in questi ultimi anni) per opporvisi. Però almeno tale strada potrebbe creare le premesse per liberare Madone dal traffico, almeno in parte… La dorsale ferroviaria invece avrebbe solo ingigantito e moltiplicato il problema traffico.
Bruno di Madone