Rischio nube tossica a Bottanuco?

21 01 2009

drittedi Ivan
Non vogliamo generare allarmismo, ma alla domanda nel titolo avremo risposta il prossimo 20 febbraio. Il Consorzio ATS (Ambiente Territorio e Servizi), che riunisce Bottanuco, Capriate, Filago e Madone, sta distribuendo un opuscolo che illustra come comportarsi in caso di rischio chimico-industriale. Abbiamo contattato l’ATS per capire quanto sia concreto questo rischio, e il consorzio ha risposto che, proprio per rispondere a questa domanda, si stanno organizzando delle assemblee pubbliche. La prima sarà il 6 febbraio a Filago, alle 20,30 presso il centro polifunzionale, mentre la seconda sarà il 20 febbraio proprio a Bottanuco, alle 20,30 in auditorium. La presenza di industrie chimiche, qualcuno parla di silos abbandonati contenenti materiale chimico, la conformazione del nostro territorio, le correnti d’aria, lasciano presupporre che il rischio possa esserci. Sicuramente non riguarda solo noi, bensì tutti i comuni al mondo vicini alle zone chimico-industriali, ma bisogna capire quanto ci tocchi da vicino e quanto, statisticamente, sia concreto. In ogni caso, ecco le 9 regole da adottare in caso di allarme chimico-industriale, suggerite dal consorzio ATS:

  1. rifugiarsi al chiuso;
  2. non andare a prendere i bambini a scuola;
  3. non recarsi sul luogo dell’incidente;
  4. chiudere porte e finestre, spegnere i condizionatori sigillando le prese d’aria;
  5. non fumare, spegnere le fiamme libere;
  6. non usare ascensori, non telefonare per non sovraccaricare le linee;
  7. sintonizzarsi sulle emittenti radiotelevisive locali;
  8. in caso di propagazione di una nube tossica, respirare attraverso un panno bagnato;
  9. all’ordine di sgombero recarsi a piedi nelle direzioni indicate dalle autorità.

Azioni

Information

22 responses

22 01 2009
Anonimo

ambiente ? : intanto sul provinciale stanno abbattendo la più bella e forse anche l’ultima Quercia secolare di Bottanuco . amen

22 01 2009
andrea

i risultati del progresso. mi raccomando, continuiamo a tagliare alberi e a cementificare i campi…

22 01 2009
Laico

complimenti alla giunta che silenziosamente acconsente alla nostra morte

22 01 2009
pierfranco

Chi è causa di questo, nessuno ha colpa ? Certo, loro dicono: « facciamo solo il nostro lavoro, diamo posti di lavoro, diamo la possibilità alla gente di vivere ! ». ( Bugiardi ), ci sono tanti modi per lavorare e tanti lavori senza mettere a rischio la vita delle persone, basta unpò di sana cultura.
Questi industrialotti dovrebbero essere tutti denunciati, sono degli assassini !

22 01 2009
Mauri

Ma a Bottanuco non ci sono industrie chimiche, sono a Madone e a Capriate credo. Se organizzano un’assemblea pubblica mi sembra che la cosa sia seria, anche se alla fine all’assemblea non ci sarà nessuno.

22 01 2009
pierfranco

Non cambia niente se le industrie sono a Filago, Madone e Capriate perchè noi ci stiamo in mezzo. È comunque utile considerare tutti gli abitanti di ogni luogo non solo quelli di Bottanuco. Se dovesse succedere qualcosa di grosso siamo costretti ad abbandonare le nostre case, e chi ci risarcisce poi, e dove andremo a finire ? Chi è causa del suo mal pianga se stesso, e chi è causa del mal di un’altro ?

22 01 2009
Anonimo

puo’ succedere , visto il degrado di un’azienda che ha chiuso (davanti al ex discarica) chissà’ quando la smantelleranno.

22 01 2009
serafino

perchè continuano a costruire le case e non lasciano l’eba non lasciano l’erba enooo se andiamo avanti così chissa cosa si farà chissa…
a parte gli scherzi…annamo bène caspita…bello…io vado all’assemblea!
dovremmo andarci tutti…siamo tutti a rischio!

22 01 2009
pierfranco

Non vado all’assemblea
Se ci vado combino un macello, è meglio che me ne stia a casa, vi incoraggio comunque ad alzare la voce; ormai non c’è + tempo per stare calmi. Urlate a scuarcia gola e fatevi valere.
🙂 La situazione internazionale non è buona… 🙂

23 01 2009
cristian magni

Direi che ormai l’industria si è presa la vita di qualunque lombardo/veneto… ormai nemmeno più in montagna si respira aria pulita, anzi… sappiamo che certe sostanze inquinanti è più frequente trovarle ad una certa altitudine… il motore industriale italiano principale è l’isola bergamasca (motore alquanto inceppato) ed in un momento di crisi come questo vedi come le industrie ti spremono e poi ti lasciano disoccupato (prima ti massacrano di straordinari al posto di assumere chi ne ha bisogno, poi ti azzerano la sicurezza sul lavoro, e poi ti eliminano il sostentamento ed i tuoi diritti). Ebbene questo serva da lezione prima di tutto a chi si vende ai datori di lavoro (ad esempio la REPERIBILITA’ è una forma di prostituzione legalizzata), e poi serva da lezione a chi pensa che la vita sia tutto e solo lavoro; i valori fondamentali della vita dovrebbero essere famiglia, salute e condivisione. Chi vive sotto questi concetti? io cerco ma nn sempre ce la faccio!!! Una persona deve lavorare per vivere, non vivere per lavorare, tanto che poi se arrivi a 40 anni cn un tumore ai polmoni grazie all’aria buona che tira a bottanuco, poi cominci a chiederti perchè non hai dedicato più tempo a figli e famigliari… o anche solo alle tue passioni. Quindi oserei dire che l’industria da noi è arrivata al limite del sopportabile, ma il momento di imborghesimento che molte persone stanno attraversando (operai cn macchinone, ville cn piscina, palestra, motorone, separazioni per tradimenti) mette delle belle fette di salame davanti a quegli occhi. E’ forse eterna la nostra vita?!?! perchè sprecarla lavorando 15 ore al giorno, rinunciando alle cose più belle?!?! Qualcuno diceva :”vivi come se dovessi morire domani, sogna come se dovessi vivere per sempre”. Faccio mia questa bella affermazione per dissuadere chiunque fosse ancora in dubbio sulla strada da intraprendere. Per Dio, vi prego di capire quanto la società globalizzata stia portando alla morte della personalità della singola persona e stia standarizzando chiunque. Se si domanda a qualche ragazzina che modello di vita ha, è frequente sentirsi rispondere la velina… e il calciatore i maschietti. Beh, 20 anni fa i punti di riferimento erano ben altri, io ricordo che il mio punto di riferimento era un cantante… poi morto di AIDS, ma nn come stile di vita, ma per la forza che sprigionava nella sua arte. Oddio, di arte ne avranno anche le veline, ma la nascondono gran bene dietro a quei perizomi quasi inesistenti 😛 !!!! Beh se poi guardiamo chi trasmette porcherie del genere (Mediaset: Uomini e donne, grande fratello, buona domenica, Amici di Maria) capiamo bene che il sig. Silvio ha come intento ridicolizzare l’intero paese trasformando tutti in un branco di suoi cloni borghesi. La giustizia ormai nn potrà più far niente nei confronti di questa dittatura che da soft sta diventando strong… a colpi di decreti anticostituzionali. E l’industriale gongola, vedendo che il suo punto di riferimento gli fa fare il bello e il cattivo tempo cn i suoi dipendenti, che negli ultimi 10 anni hanno perso il 30% dei diritti che negli anni 70 con gli scioperi si sono guadagnati. Per non parlare dei manager che a 70 anni se ne stanno ancora cn il culo appiccicato alla sedia dell’ufficio:DATE POSTO AI GIOVANI!!! Altro che consulenti, li manderei in miniera per fargli capire cm lavora un operaio vero, e per portarsi a casa 1000 euro o anche meno, e su contratti rinnovati di mese in mese. Come farà un giovane a garantirsi un futuro senza un lavoro fisso?!?!? Complimenti quindi a chi da il suo appoggio a taluni mediocri e lucrosi personaggi, che prima ti sfruttano, ti spolpano e poi ti lasciano senza una casa… e questa è democrazia signori… figuriamoci se nn lo era…

Riepilogando dire che politicamemte chi da l’autorizzazione a queste costruzioni industriali e commerciali asseconda tutto ciò che di male sta dietro a questo… e per assecondare determinate situazioni, penso che degli interessi spingano per farlo… spero vivamente che a breve venga data una sterzata decisa a questa situazione, ma ne dubito

Ciao a tutti

23 01 2009
sam

Non credo sia una questione politica, piuttosto costituzionale. Alla radice, certo si tratta di una questione morale, ma è inutile fare appello all’onestà e alla moralità quando poi i valori che circolano in tutti i canali di comunicazione sono ben altri. Spesso abbiamo assistito alla massima machiavelliana messa in pratica nel modo più sconsiderato, e il fine da raggiungere sappiamo tutti quanti che nella nostra epoca è il profitto. Ma dopotutto questi sono i pilastri della nostra epoca, senza i quali non c’è ricchezza, e il compromesso non è accettato persino dai vertici (vedi chi nn firma il trattato di Kyoto), per cui fare la paternale è tempo sprecato secondo me.
Credo che si debba prima di tutto sentire gli esperti per valutare il reale pericolo, e poi appunto avvalerci della legge che in questo caso ci da pienamente ragione: in caso di silos abbandonati e robe simili. Speriamo non ci sia bisogno di una “Erin Brockovich” anche qui nella bergamasca.
Se respiriamo merda..beh..facciamoci sentire.
ciao a tutti

23 01 2009
ilaria

concordo kn qllo ke dice cristian…
Viviamo in una società ormai legata a pokissimi valori, al cui vertice troviamo il cosiddetto “DIO DENARO” e sotto un regime politico quasi assolutistico ke dovrebbe agire nell’interesse del cittadino, ma in realtà diventa succube dei suoi interessi e si lascia trascinare nell’oblio, dimenticando il vero significato della parola società e, come dice cristian, del termine democrazia!

Concludo dicendo che basterebbe anche un solo piccolo intervento da parte dello Stato, per cercare di risolvere queste problematiche, magari chiudendo queste industrie chimiche e cercando dei lavori alternativi per le persone ormai assunte presso questi poli produttivi.

23 01 2009
sam

Si chiudiamo le aziende..evvai! facciamo tutti gli agricoltori!
Non bisogna chiudere, ma cercare dei compromessi, e sottoporre a controlli che costringano chi prende le decisioni a stare in norma, pena multe salate.
Possiamo anche chiudere un’azienda non a norma..certo..ma prima sfruttiamo questo come deterrente.
E ricordate che il lusso in cui viviamo noi privilegiati (con “noi” non intendo me e la mia famiglia..mi vien da sorridere, ma il mondo occidentale) ORA COME ORA…esiste grazie ad un mondo che sotto sotto coltiva il vizio e che alla fine è solo una questione di compromesso.
Consiglio a tutti di leggere la favola di Mandeville: insegna che un mondo interamente giusto e morale (ora come ora, con la struttura capitalistica che abbiamo) non solo è impossibile…ma anzi se esistesse renderebbe tutti quanti noi degli emeriti straccioni. Degli Hippy del terzo millennio.
Non dico che la storia finisce con questo sistema, ci mancherebbe. Ma ora le cose stanno così. Quindi… se volete vivere di pane, acqua e ghiande allora accetto i moralismi, altrimenti piantiamola e cerchiamo di essere realisti.

Un saluto

23 01 2009
sam

Dai Ilaria..fai tu la Julia Roberts della bergamasca…hehe

23 01 2009
ilaria

Mi ricollego al commento di sam..Quando dico ke lo Stato dovrebbe intervenire, chiudendo queste industrie chimiche, è perkè qst poli produttivi costituiscono già PERICOLO, kome è possibile notare dall’allarmismo dell’articolo e nonostante la nostra società dovrebbe essere improntata sulla prevenzione per evitare qualsiasi forma di pericolo, in questo caso ci troviamo di fronte l’ennesima costruzione o l’ennesimo evento compiuto nell’oblio dell’esistenza del cittadino.
Parlando invece dei lavori alternativi mi riferisco al fatto che lo Stato, oltre a chiudere questi poli produttivi, dovrebbe assicurare il futuro agli operai, garantendogli un futuro ed evitando di lasciarli disoccupati.

23 01 2009
sam

Si..hai usato una parola giusta…l’oblio. Il benessere del cittadino è solo un effetto secondario del sistema produttivo, non ci piove su questo. L’uomo viene illuso che possa trovare la propria realizzazione nel possesso dei beni, cioè nel diventare niente più che un consumatore, ossia una ruota del grande meccanismo. Ma questa parentesi richiederebbe lunghe spiegazioni. Nel nostro piccolo…ribadisco che credo dovremmo avvalerci “egoisticamente” della legge e dei nostri diritti, che SPERO garantiscano un certo livello di respirabilità dell’aria.
Per aggiustare la democrazia e la struttura in cui viviamo..beh..mi limito a dire che forse “aggiustare” non è esattamente la parola adatta… Notte regas

23 01 2009
pierfranco

Aspettando Godot
Sam guarda che gli Hippies non erano straccioni, era solamente una generazione fatta di semplicità, sia nell’abito che nel pensiero e oggi sarebbe bello se la stessa filosofia ritornasse. Io personalmente credo che dovremmo smettere di aver bisogno degl’altri, possiamo fare molte cose da soli, come farci il pane, la pasta, la verdura e possiamo anche fare lavori di casa come idraulico, elettricista e molto altro. Se riusciamo a meditare unpò, alla fine la risposta è sempre quella ; oggi abbiamo bisogno sempre degli altri. Questo non va bene. Analogalmente è un’idea fattibile, l’idea di vivere a ritroso rispetto allo Stato. Lo Stato ama ogni forma di guerra, ama i casini, ama le tasse e induce l’intero popolo a spendere soldi incessantemente, diventano magnanimi solo quando fa comodo a loro, ossia quando ci sono le elezioni. P.e. pensano alla famiglia e ai suoi diritti, alla sicurezza del lavoro, al denaro come risparmio, alle tasse troppe alte, alla libertà e tante altre utopie. Cessate le elezioni ritorna tutto com’era. Insomma, a casa mia questo si chiama ” inganno “. La soluzione sta davanti ai nostri occhi : cambiamo il mondo noi, non loro. Emh… a parte una cosa curiosa, se lo stato non dovesse occuparsi di guerre, dei nostri soldi, di tasse e di leggi, cosa gli resterebbe da fare, nulla ? Potrebbe essere una domanda retorica o forse lo è ! Per contro, stiamo subendo offese alla nostra vita, sulla nostra pelle e lo stato lo sa e se ne frega, come se non bastasse ( sempre lo stato ) si sta inventando un suo Monopoli che ci farà perdere tutto quello che i nostri nonni, i nostri padri e noi abbiamo risparmiato. Ad es. sarete di certo a conoscenza dei ” conti dormienti “, è un piccolo esempio. C’è dell’altro e forse come botta finale, chi spera di avvalersi di una futura pensione si ritroverà ad aver sperato male, sarà poi tardi per pensarci e piangerà forse sull’inflazione, anche se sotto sotto si cela altro; è molto probabile ! Io dico : SMETTIAMO DI LAVORARE PER GLI ALTRI E REALIZZIAMO COSE PER NOI STESSI, VIVIAMO + CON LA NOSTRA FAMIGLIA E RISPETTIAMOCI A VICENDA !

23 01 2009
cristian magni

Beh questa notte il blog ha toccato picchi di cultura senza precedenti!!! vero pierfranco?!?! 😀

23 01 2009
pierfranco

Senza frontiere vorrai dire… 🙂
Cristian sei un mito, dev’essere splendido parlare con te !
Ma non dormi stasera ?

23 01 2009
Cristian Magni

Preparando esami importanti, come faccio a dormire?!?!? sn strapreso

23 01 2009
destroy

I believe in money $$$$$$$$

23 01 2009
ROMEO

LA MERDA ORAMAI CI SOVRASTA.
LE NOSTRE AMMINISTRAZIONI QUI CI HANNO PORTATO. E NON OLTRE.
CAMBIAMO I NOSTRI VOTI. CAMBIAMO. FINCHE’ SIAMO IN TEMPO.

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